Published in: Recensioni, Autori stranieri, Libri
Il Pescatore – John Langan
Si sprofonda. E’ questo quello che succede leggendo Il Pescatore di John Langan. Si sprofonda nel lutto, quello che attanaglia […]
Published in: Recensioni, Autori stranieri, Libri
Respiro – Ted Chiang
Una fantascienza incredibilmente umana
Ciò che mi ha sempre affascinata della narrativa fantascientifica, e più ancora di quella che definirei “fantascienza antropologica”, è il poter guardare, come dal buco di una serratura, uno spaccato dei molti possibili futuri. E più questi futuri si avvicinano alla direzione scientifica, storica, tecnologica e emotiva che stiamo prendendo, e più diventa entusiasmante sondarne le possibilità e osservare cosa potremmo diventare.
Published in: Autori stranieri, Libri
L’estate che sciolse ogni cosa – Tiffany McDaniel
Siamo sempre stati noi
Si, sono ancora qui che raccolgo i cocci, pezzi di cuore sparpagliati qua e là.
L’estate che sciolse ogni cosa è una storia di sospetto, di razzismo, di quello che la gente si può spingere a fare quando si trova davanti a ciò che non capisce. È una storia di colpevoli e di colpe, l’esplorazione di quel dolorosissimo “cosa sarebbe successo se” che si nasconde dietro al rimpianto di cose non dette.
Published in: Autori stranieri, Libri
Horrorstör – Grady Hendrix
Design esclusivo per animi temerari
E se vi dicessi che esiste un horror ambientato all’Ikea, STRUTTURATO come un catalogo Ikea?
In ogni coppia c’è una regola non scritta: se non sei tu quellə che odia andare all’Ikea, allora è il tuo partner.
Ma niente paura: dopo aver letto Horrostör, questa discrepanza è destinata a colmarsi. Credetemi, nessuno vorrà più entrare in quel labirinto di legno pressato, finte finestre, cuscini, asciugamani e candele a tutti i gusti più uno.
Published in: Recensioni, Autori stranieri, Libri
Il profumo dell’incubo – Lisa Tuttle
Dare forma all’incubo
Dove sei stata fino a ora, signora Tuttle, e perché questo è il tuo unico libro tradotto in Italia?
Nella foto in quarta di copertina Lisa Tuttle ha l’aria di una simpatica signora che ricorda da vicino la dolce nonnina dei cartoni animati di Titti. Dalla penna di questa eccezionale maestra del weird però non sgorgano favole, bensì perturbanti e agghiaccianti narrazioni in cui la realtà si scolla lentamente dal suo piano orizzontale per inclinarsi verso l’abisso.
Published in: Recensioni, Autori stranieri, Libri
Zombie – Joyce Carol Oates
Uno zombie tutto per sè
Quentin è un ragazzo normale. Un ragazzo normale e per bene, che studia, lavora come custode nella casa di famiglia che viene affittata a giovani studenti stranieri, va regolarmente dallo psicologo ed è amato dalla nonna. E poi si, vabbè, sta scontando due anni di libertà vigilata per aver molestato un ragazzino nero e colleziona strumenti chirurgici rubacchiati qua e là perché lui, Quentin, o Q_, come preferisce chiamarsi, ha un sogno: avere uno schiavo zombie che esaudisca i suoi più bassi desideri.
Published in: Recensioni, Autori stranieri, Classici, Libri
Il giovane Holden – J. D. Salinger
Io lo so, me lo ricordo come ci si sente
Eccolo qui il giovane Holden, in piedi sul confine tra l’adolescenza e l’età adulta. Un ragazzino irritante, presuntuoso, indisponente, spocchioso. Ma anche, e soprattutto, confuso, fragile, spaventato, a volte depresso “e via dicendo”.
Cacciato dall’ennesima scuola e in attesa di tornare a casa, dove lo aspetta la ramanzina del padre, ma forse anche dei dolorosi ricordi, si aggira in una New York fumosa e affollata nella quale, però, sembra così dannatamente solo.
Published in: Recensioni, Autori stranieri, Libri
Pet Sematary – Stephen King
I don’t wanna be buried in a pet sematary
Un giorno imprecisato del 1989 Stephen King invita i Ramones per vedere una partita di baseball in tv. In quell’occasione regala a Dee Dee Ramone una copia di quello che lui stesso definisce il suo romanzo più terrificante. Pochi mesi dopo esce Brain Drain, e all’interno dell’album c’è una canzone dedicata proprio a quel romanzo, il cui indimenticabile ritornello “I don’t wanna be buried in a pet sematary / I don’t want to live my life again” ha fatto da imprescindibile colonna sonora a tutta la mia lettura.