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Zombie – Joyce Carol Oates

zombie oates recensione

Classificazione: 4,5 su 5.

Quentin è un ragazzo normale. Un ragazzo normale e per bene, che studia, lavora come custode nella casa di famiglia che viene affittata a giovani studenti stranieri, va regolarmente dallo psicologo ed è amato dalla nonna. E poi si, vabbè, sta scontando due anni di libertà vigilata per aver molestato un ragazzino nero e colleziona strumenti chirurgici rubacchiati qua e là perché lui, Quentin, o Q_, come preferisce chiamarsi, ha un sogno: avere uno schiavo zombie che esaudisca i suoi più bassi desideri.

Un vero zombie sarebbe mio per l’eternità. Obbedirebbe a ogni mio ordine ed esaudirebbe ogni mio capriccio. Direbbe “si, Padrone” e “no, Padrone”. Mi si inginocchierebbe ai piedi alzando gli occhi e direbbe “Ti amo, Padrone. Al mondo esisti solo tu, Padrone”.

Zombie, vincitore del Bram Stoker Award for Novel nel 1995 si ispira alle vicende di Jeffrey Lionel Dahmer, meglio conosciuto come il “cannibale di Milwaukee”, responsabile di 18 omicidi tutti particolarmente cruenti, che smembrava le sue vittime per poi conservarne alcuni pezzi come souvenir nel frigorifero del suo appartamento.

Jeffrey Lionel Dahmer, anche conosciuto come Il mostro di Melwaukee

Con una maestria assai rara Oates crea un delirante e riuscitissimo spostamento della realtà, regalandoci un monologo interiore allucinante, malato e a tratti tragicomico, che sgorga dalla mente di uno psicopatico il cui unico, martellante pensiero sono le sue deviate e ossessive pulsioni sessuali.

La narrazione tagliente e asciutta descrive senza sbavature una mente mediocre e disturbata che si sente invisibile, confonde la prima e la terza persona in una continua dissociazione dalla realtà mentre studia, con poco successo a dire il vero, le tecniche di lobotomia che dovrebbero consentirgli di ottenere il proprio scopo: il suo agognato zombie sessuale.

Insomma, Zombie è un piccolo e tagliente rasoio pronto a farvi a pezzi, per poi conservare un pezzo di voi come souvenir nel frigorifero. Consigliatissimo!

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Se avete un abbonamento a Audible, ve ne consiglio caldamente anche l’ascolto perché la voce narrante di Riccardo Bocci si presta meravigliosamente al delirante monologo di Q_. Se non avete un abbonamento, potete usufruire dei 30 giorni di prova gratuita cliccando QUI.

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  • Genere: , ,
  • Titolo originale: Zombie
  • Lingua originale: Inglese
  • Anno pubblicazione: 1995
  • Premio: Bram Stoker Award for Novel, 1995
  • Isbn: 9788842821304
  • Casa editrice: Il Saggiatore
  • Traduttore: Marco Pensante
  • Pagine: 184
Quentin P_ è un enigma per i suoi genitori, anche se non credono affatto all'accusa di molestie sessuali mossa da un minore nei suoi confronti. Quentin P_ è un enigma per il suo psichiatra, che comunque lo incoraggia, apprezzando le potenzialità positive dei suoi sogni, di cui parla tanto apertamente. Per sua nonna, Quentin P_ è solo un ragazzo dolcissimo, cui è impossibile dire di no. Ma Quentin P_ in verità è l'assassino psicopatico più terrificante del Michigan. Condannato alla libertà vigilata, Quentin è accondiscendente, ma rimane insensibile a tutto: alla famiglia, ai controlli giudiziari, ai medici. Un giorno, per caso, scopre la lobotomia, e d'un tratto le sue ossessioni prendono forma concreta. Una a una, sceglie le sue vittime obbedendo a una volontà di potenza, il bisogno insopprimibile di creare uno "zombie" tutto per sé che, passivo e remissivo, lo supplichi e lo gratifichi. Esagitato da varie sostanze e dalle sue stesse perversioni sessuali, assolve con zelo ogni sanguinoso compito e, nella meccanicità, acquisisce sempre maggiore astuzia e perizia. "Zombie" è il romanzo della mente psicotica di un killer seriale che, nel delirio impermeabile del suo monologo, riproduce i movimenti automatici di una società disumanizzata.

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