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Published in: Speciali: libri e cinema, Speciale libri

Speciale libri: quando lo sci-fi diventa scienza

La letteratura sci-fi ha a suo modo dato molto alla scienza. Ciò che molti scrittori riuscivano solo a immaginare, in modo più o meno fantastico, a volte è riuscito poi, grazie al progresso della scienza e alle nuove tecnologie, a divenire realtà.
Gli esempi di “invenzioni letterarie” o cinematografiche che hanno poi visto la luce molti anni dopo si sprecano, quindi in questo speciale mi limiterò a quelle invenzioni tecnologiche il cui nome è stato ispirato da un’opera letteraria. La ricerca non è stata semplice, ma un valido aiuto è arrivato da Quora e da questo spartano ma fantastico sito web, Technovelgy, che raccoglie più di 2500 “pseudo-invenzioni” tratte da libri di fantascienza.

Il primo, e forse anche più strano esempio di omaggio letterario che sono riuscita a trovare è il Taser, acronimo di Thomas A. Swift’s Electronic Rifle. Il racconto, Tom Swift and His Electric Rifle, o Daring Adventures in Elephant Land, pubblicato nel 1911, è il decimo volume di una serie per adolescenti che ha come protagonista Tom Swift, mirata ad avvicinare i giovani alla scienza e alla tecnologia. Sebbene successivamente tacciato di razzismo e violenza contro gli animali, questo racconto rimane nella storia proprio grazie a una delle invenzioni del protagonista, il fucile elettrico, una pistola che spara i fulmini di elettricità e che può essere calibrata su diversi livelli di portata, intensità e letalità; può sparare attraverso solide mura senza lasciando un buco, ed è abbastanza potente da uccidere una balena scatenata.

Altro stano ma meno pericoloso omaggio è il Waldo, o manipolatore remoto (in inglese Waldo Arm), ovvero un braccio meccanico controllato dall’uomo, chiamato così a seguito del racconto breve “Waldo, o dell’impossibile” (in inglese solo Waldo), pubblicato da Robert A. Heinlein con lo pseudonimo di Anson MacDonald per la prima volta sulla rivista Astounding Science-Fiction nel 1942.
L’essenza della storia è il percorso di un genio della meccanica dal suo esilio auto-imposto dal resto dell’umanità a una vita più normale. Egli sconfigge il suo male, la miastenia gravis, una malattia muscolare degenerativa, costruendo e usando proprio dei manipolatori remoti che hanno la forma e la destrezza di una mano umana, quindi permettono di utilizzare ogni strumento umano e molti altri. Sono costruiti in varie dimensioni, dai micromanipolatori alle dimensioni di una gru.

Nel 1989, Deep Thought, Pensiero Profondo, è il primo computer a battere un Gran Maestro (il riconoscimento più alto che possa essere attribuito ad un giocatore di scacchi) in una sfida a scacchi. Progettato da Feng-hsiung Hsu, soprannominato Crazy Bird, deep thoughtun eclettico programmatore cinese, e già vincitore l’anno precedente del campionato nordamericano di scacchi per computer, questo computer porta lo stesso nome di quello che nella Guida Galattica per Autostoppisti, pubblicato da Douglas Adams nel 1980, viene realizzato da una razza di esseri superintelligenti per calcolare La risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto.

Sempre a proposito di Adams e della Guida Galattica, così amata da scienziati e inventori, non dobbiamo dimenticare il Pesce di Babele, in inglese Babelfish, una specie di simbionte traduttore universale a cui si è ispirata Altervista per Babelfish, il programma di traduzione online.
Anche Trillian, il programma per messaggisitica instantanea per Windows, pare prenda il nome da Tricia McMillan, detta Trillian, giovane e brillante astrofisica co-protagonista della Guida Galattica.

Nel 1988 Iain M. Banks scrive il secondo capitolo del suo “Ciclo della cultura“, “L’impero di Azad” (The Player of Games). Siamo in una società edonistica e progredita, che trascorre tutto il suo tempo alla ricerca di nuovi svaghi. L’Impero di Azad è una civiltà recentemente scoperta dalla Cultura che abbraccia un volume di numerosi sistemi stellari. La sua caratteristica più evidente è la passione degli abitanti per il gioco di Azad, una sorta di gioco da tavolo su vasta scala, la cui importanza è testimoniata dal fatto che l’impero stesso prende addirittura il suo nome da esso. Tale importanza deriva dal fatto che, per gli abitanti, Azad non è un semplice gioco, ma un livello della realtà, usato come strumento di selezione per ogni carica pubblica dell’impero, maggiore è l’abilità del giocatore, maggiore è la carica a cui può aspirare. Persino la carica d’imperatore è assegnata al più abile giocatore dell’impero.
In questo romanzo compaiono molte navicelle spaziali, che hanno una propria intelligenza e scelgono il loro nome in base a determinate caratteristiche. Tra queste navi, ci sono Just Read the Instructions e Of Course I Still Love You.
Nel 2015 parte il Progetto SpaceX, con l’obiettivo di creare le tecnologie per ridurre i costi dell’accesso allo spazio e permettere la colonizzazione di Marte. I razzi di nuova generazione sono capaci di rientrare ed atterrare da soli su due piattaforme appositamente costruite nell’Oceano. Indovinate che nome portano? Esatto, Just Read the Instructions, dislocata nell’oceano Pacifico per i lanci dalla Vandenberg Air Force Base, e Of Course I Still Love You dislocata nell’oceano Atlantico per i lanci dalla Cape Canaveral Air Force Station.

Sicuramente ci sono molte altre invenzioni che prendono il nome o sono ispirate alla letteratura. Voi ne conoscete qualcuna?

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One comment on “Speciale libri: quando lo sci-fi diventa scienza”

  1. Post bellissimo!
    Tra le invenzioni ispirate dalla fantascienza la prima che mi viene in mente è la Wikipedia, ispirata al sistema con cui era creata la Guida Galattica.

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