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Published in: Rubriche, Un buon non compleanno

Douglas Adams e il Towel Day

un buon non compleanno

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Douglas Adams

douglas adams

11 marzo 1952 – nasce a Cambridge Douglas Noël Adams (abbreviato, DNA, cosa di cui Adams andava particolarmente fiero), scrittore di fantascienza, sceneggiatore e autore umoristico, ricordato in particolare per la serie di romanzi Guida galattica per gli autostoppisti, la prima “trilogia in cinque parti”, che ha venduto più di 15 milioni di copie, oltre ad essere anche una serie televisiva, fumetto, gioco per computer e fino a diventare nel 2005 un film.

Vive con entrambi i genitori fino all’età di cinque anni, quando papà e mamma divorziano e lui viene affidato ai nonni materni nell’Essex, a Brentwood.
Sin da ragazzino ha modo di farsi notare: non solo perché già a dodici anni è alto 1 metro e 83, ma soprattutto per la sua fantasia e la sua capacità di scrittura. È tra gli autori più prolifici di “Broadhseet”, il giornale scolastico, per il quale disegna anche una delle copertine, mentre nel 1965 scrive una storia che viene pubblicata dal giornale per ragazzi “The eagle”.

In seguito, Douglas Adams studia a Cambridge e intraprende un viaggio fino a Istanbul in autostop. Nel 1974 consegue il Bachelor of Arts, prima di ottenere la laurea di secondo livello in Letteratura Inglese presso il St. John’s College. Si dedica, quindi, alla scrittura, e collabora con John Lloyd e Graham Chapman ad alcune produzioni televisive, inclusa “Monty Python Flying Circus”. All’inizio dell’episodio 42 (sarà un caso?), “The Light Entertainment War”, Adams appare in maschera da chirurgo, mentre indossa i guanti, mentre Michael Palin narra un sketch che introduce una personaggio dopo un altro ma non inizia mai. Divenuto sceneggiatore per la Bbc, scrive diversi episodi del telefilm “Doctor Who”. Nel 1976, tuttavia, la carriera professionale entra in crisi, e Douglas si ammala di depressione.

Adams nell’episodio 42 del Monty Python Flying Circus

La Guida Galattica

Si dice che nel 1971, sdraiato ubriaco in un campo a Innsbruck, Douglas si interrogò sulla galassia, sullo scopo e sul mistero della vita. La sua risposta fu la Guida galattica per gli autostoppisti, partita nel 1977 come serie radiofonica realizzata in collaborazione con Simon Brett. La serie a puntate viene trasmessa a partire dall’anno successivo dalla Bbc. Il successo è tale che Douglas Adams decide di scrivere il romanzo “Guida galattica per autostoppisti”, che viene pubblicato nel 1979 e che conferma l’apprezzamento del pubblico.

Amo le scadenze, amo il rumore che fanno quando mi sfrecciano accanto.

guida galattica per autostoppisti

Nel 1982 esce “La vita, l’universo e tutto quanto”, e due anni più tardi “Addio e grazie per tutto il pesce”. Nel 1985 Adams inizia a scrivere una serie di romanzi che vedono come protagonista Dirk Gently, investigatore privato olistico: la realizzazione prende il via nel corso di un viaggio effettuato con Mark Carwardine in Madagascar.
Nel 1983, Adams e John Lloyd, pubblicano un dizionario fantasioso intitolato “The Meaning of Liff” (giocando sulla parola Life-Liff), che gli autori descrivono come un “dizionario di definizioni per le quali non c’è una parola“, come ad esempio la spiacevole sensazione che si prova sedendosi su una sedia e trovandola già calda. Ogni parola è in realtà il nome di una posizione geografica; per esempio, “duluth” (una città nel Minnesota) è definita come “l’odore di un taxi dal quale è appena sceso qualcuno”.

Il 42 Puzzle

Tra le varie voci che girano intorno alla figura di Douglas, si dice che sia stato proprio lui, grande amico di David Gilmour, a scegliere il nome per l’album dei Pink Floyd uscito nel 1994: “The Division Bell.” Adams affermava inoltre di essere stato la prima persona nel Regno Unito a comprare un Apple Macintosh.
In risposta alle teorie esoteriche sul perché avesse scelto il numero 42 come risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto, Adams creò il “42 Puzzle“, che apparve sulla copertina dell’edizione americana del 1994. Il puzzle consiste in 42 sfere di vari colori, di cui si conosce la risposta ma, evidentemente, non la domanda.

Ho scelto il 42 perché volevo un numero ordinario e non troppo grande. Il tipo di numero che potresti presentare senza paura ai tuoi genitori.

Nel 1999 si trasferisce con il resto della famiglia in California, a Santa Barbara. Nel frattempo scrive la serie radiofonica “The Internet: the last battleground of the 20th century”. Nello stesso anno In 1999, fonda H2G2, una guida collaborativa online alla vita, all’universo e a tutto quanto, anticipando Wikipedia di 2 anni, definita dagli stessi creatori “almost but not quite completely unlike Wikipedia”, ovvero “quasi ma non del tutto diverso da Wikipedia.

Douglas Adams muore l’11 maggio del 2001, all’età di 49 anni, a causa di un attacco cardiaco di cui rimane vittima dopo essersi allenato in palestra: fatale è una aritmia cardiaca dovuta a un restringimento progressivo delle arterie coronarie. I funerali di Douglas, che lascia incompiuto il suo ultimo romanzo, “Il salmone del dubbio”, si svolgono cinque giorni più tardi: il suo cadavere in seguito sarà cremato, con le ceneri collocate a Londra, nell’Highgate Cemetery. Da allora i suoi fan sono soliti portare in omaggio alla sua tomba, al posto dei classici fiori, una penna.

Il Towel Day

Due settimane dopo la sua morte, il 25 maggio 2001, i fan decidono di ricordare il loro beniamino usando un modo che sarebbe piaciuto a lui, cioè eccentrico e totalmente random: nasce così il Towel Day, o Giorno dell’Asciugamano, durante il quale i fan di Adams portano tutto il giorno con loro un asciugamano.

L’asciugamano, dice, è forse l’oggetto più utile che l’autostoppista galattico possa avere. In parte perché è pratico: ve lo potete avvolgere intorno perché vi tenga caldo quando vi apprestate ad attraversare i freddi satelliti di Jaglan Beta; potete sdraiarvici sopra quando vi trovate sulle spiagge dalla brillante sabbia di marmo di Santraginus V a inalare gli inebrianti vapori del suo mare; ci potete dormire sotto sul deserto di Kakrafoon, con le sue stelle che splendono rossastre; potete usarlo come vela di una minizattera allorché vi accingete a seguire il lento corso del pigro fiume Falena; potete bagnarlo per usarlo in un combattimento corpo a corpo; potete avvolgervelo intorno alla testa per allontanare gas nocivi o per evitare lo sguardo della Vorace Bestia Bugblatta di Traal (un animale abominevolmente stupido: pensa che se voi non lo vedete nemmeno lui possa vedere voi – scemo quanto una capra, ma molto, molto vorace); inoltre potete usare il vostro asciugamano per fare segnalazioni in caso di emergenza e, se è ancora abbastanza pulito, per asciugarvi, naturalmente.
— Guida Galattica per Autostoppisti

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