Published in: Autori Italiani, Libri
Saltatempo – Stefano Benni
Tenero e crudele, come la vita
Lo incontriamo da ragazzino mentre “scarpagna” verso le Bisacconi (le scuole elementari del paese). Sono gli anni ’50 e mentre ruba in una vigna un grappolo di schizzozibibbo, Lupetto, così lo chiamano, vede un uomo alto, con una barba immensa e un vecchio cane. E’ una divinità pagana, sporca come un letamaio, che gli regala una facoltà meravigliosa: un orologio interno, un orobilogio, che gli consentirà di correre avanti nel tempo. Così Lupetto diviene Saltatempo, cresce bislacco e distratto, mentre il paese dove vive si sta trasformando e l’orobilogio con i suoi giri improvvisi e vorticosi prospetta il tempo che verrà.
Published in: Autori stranieri, Libri
Mattatoio n. 5 – Kurt Vonnegut
La guerra senza parlare della guerra. La storia autobiogrofica del bombardamento di Dresda, durante la Seconda Guerra Mondiale, raccontata però non in maniera tragica, ma come sottofondo alla storia del povero Billy Pilgrim, improbabile viaggiatore nel tempo, esemplare di essere umano esposto allo zoo di Tralfamadore, uomo qualunque finito prigioniero dei tedeschi per una sfortunata casualità.
Ho letto opinioni discordanti su questo libro: c’è chi lo definisce un capolavoro, chi un’opera sopravvalutata, chi dice che doveva essere un libro pacifista e invece non lo è. E infatti non lo è. E non è neanche un libro di guerra, nè un libro di fantascienza. “Quasi non ci sono personaggi, in questa storia, e quasi non ci sono confronti drammatici, perchè la maggior parte degli individui che vi figurano sono malridotti, sono solo trastulli indifferenti in mano a forze immense“. Una scrittura ironica e divertente che affronta la tragedia in maniera nuova, senza esprimere opinioni ma lasciando al lettore il compito di leggere tra le righe.
Published in: Autori stranieri, Libri
La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo – Audrey Niffenegger
Un commento su questo libro è difficile, perchè mi ha veramente toccata.
La prima parte del libro è bellissima. Appena entrata nel meccanismo, tutto è diventato più chiaro. La descrizione in prima persona degli eventi mi ha coinvolta tantissimo.
La seconda parte è commovente, quasi straziante.
A un certo punto del libro, credo di essermi innamorata anch’io di Henry, un Bibliotecario che ascolta musica classica e Iggy Pop, che tiene lezioni di grafia antica, declama Rilke a memoria, e insegna al piccolo sè a rubare perchè questo gli servirà per sopravvivere, sospeso tra passato, presente e futuro.
Dall’altra parte c’è Clare, che lo incontra quando lei ha solo sei anni e lui sta viaggiando nel tempo, e da allora non smette più di aspettarlo, in ogni suo viaggio nel passato quando lei è piccola, nel presente quando lui sparisce, e nel futuro…
“Allora ciò che la nostra presenza divide potrà unirsi”..