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Decluna – Federica Leonardi

Classificazione: 4 su 5.

Scrivere weird non è facile, e tantomeno lo è farlo in Italia, paese in cui, a causa della scarsa quantità di lettori, i generi di nicchia -o per meglio dire meno mainstream- finiscono spesso per non trovare il giusto spazio e in molti casi rischiano proprio di non vedere mai la luce. Eppure qualcuno ci prova, e c’è da dire che ci riesce alla stragrande!

Decluna è un romanzo ammantato da un’atmosfera carica di segreti e aspettative che ha l’odore dolciastro della terra bagnata e del sangue rappreso. Un romanzo che affonda le proprie radici (e qui mai termine fu più appropriato) in un’Italia rurale in cui sopravvivono ancora, ormai perfettamente integrati con la religione cattolica, rituali ancestrali legati alla Terra e alla ciclicità della vita.

Un caldo soffocante e una calma apparente circondano Decluna, un minuscolo paesino fittizio arroccato nel basso Lazio in cui Alba, la nostra protagonista, viene invitata per assistere alle esequie della madre che l’aveva abbandonata molti anni prima. Al suo arrivo nel paese Alba cerca di ripercorrere gli ultimi anni della vita di sua madre e di comprendere i motivi che la spinsero ad abbandonarla. Ma quello che si troverà davanti è una realtà cristallizzata nel tempo e chiusa su se stessa che cela nei suoi meandri qualcosa di ben più grande e oscuro.

Sin dalle prime pagine si viene rapiti da un vortice di sensazioni che si fanno sempre più intense e soffocanti. I misteri e le verità celate che strisciano sotto le fondamenta di Decluna si stringono intorno alla figura di Alba, così come gli abitanti del piccolo paese che sembrano lentamente ma inesorabilmente chiudersi come un bozzolo sulla protagonista in un crescendo tribale e lisergico.

Quello che ne scaturisce è un romanzo scuro, claustrofobico e pregno di quel mistero ancestrale in cui realtà e incubo si fondono in un calice di liquido vischioso, dall’aspetto invitante ma intimamente intriso di terribili presagi.

Un filmato che abbiamo girato con il drone – Musica: Solringen – Wardruna

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  • Genere: ,
  • Lingua originale: Italiano
  • Anno pubblicazione: 2020
  • Isbn: 9788831982221
  • Casa editrice: Moscabianca Edizioni
  • Illustratore: Copertina: Elisa Seitzinger
  • Pagine: 320
Italia, anni Novanta. Alba ha trent’anni e si barcamena tra lavori poco impegnativi e relazioni che non durano a lungo. Era poco più che una bambina l’ultima volta che ha visto sua madre, Camilla. Tutto ciò che ricorda di lei è il momento in cui l’ha lasciata, con la promessa di fare ritorno. Ma Camilla non è mai tornata e, con il passare del tempo, Alba ha smesso di aspettarla. Fino al giorno in cui una telefonata rimette tutto in discussione. Partita alla volta della città di Decluna per ricostruire gli ultimi anni di vita di sua madre e tentare di dare un senso alla sua inspiegabile assenza, Alba si troverà catapultata in un paese fuori dal tempo, abitato da una comunità chiusa, incentrata su culti arcaici e segreti. Mentre la città si prepara per festeggiare la propria santa, Alba si addentrerà sempre più a fondo nel mistero di sua madre, la cui esistenza sembra legata a filo doppio con quella di Decluna, e sarà costretta ad affrontare gli spettri del passato e gli incubi del presente nel disperato tentativo di sottrarsi a un destino già segnato.

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