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La reincarnazione delle sorelle Klun – Manlio Castagna

la reincarnazione delle sorelle klun recensione

Classificazione: 4 su 5.

Partiamo dal presupposto principale: Manlio Castagna è incredibilmente bravo a scrivere. E’ uno di quegli scrittori dalla prosa suadente, una penna benedetta che potrebbe venderti pezzi di ghiaccio spacciandoteli per mousse al cioccolato. E questa è cosa buona. E così, dopo il successo di Petrademone, amatissima saga per ragazzi, Castagna decide di fare il salto nel buio e di scrivere un romanzo per un pubblico adulto.

L’aria è opaca sulla valle. Tendaggi di foschia ricoprono il Monte delle Benne. Ha smesso di piovere da poco, ma nel cielo sembra che una miriade di gocce sia rimasta aggrappata a pareti invisibili. La strada che conduce ad Anerbe è spalmata della solita melma. Non venire ad Anerbe se vuoi continuare a respirare.

La reincarnazione delle sorelle Klun prende vita nell’oscuro Cratere di Anerbe, la cava di amianto che domina la città, e si srotola attraverso due linee temporali diverse. Al suo interno si rincorrono – come in un vortice che diviene sempre più stretto – una famiglia con due figlie decisamente particolari, un orfano asceta con sei dita, un fascinoso scrittore che tiene dibattiti incredibilmente persuasivi, una setta segreta, morti, commissari e testi sacri perduti.

Non è un romanzo privo di pecche – quale lo è – e se devo nominarne una su tutte è che forse io da un thriller paranormale mi aspetto un’urgenza da fine del mondo imminente (che comunque è un’aspettativa del tutto personale) e io, qui, quell’ansia da “moriremo tutti malissimo” non l’ho molto sentita. Ma mi sono sentita intrattenuta? Eccome!

Forse il “problema” di questo libro è proprio che sfugge a un genere preciso. Giallo, noir, horror, romanzo esoterico, dark fantasy si fondono in un mix che però, a dispetto di ogni previsione, funziona incredibilmente bene. Una lotta tra luce e ombra, in cui i due estremi si coagulano in ciò che davvero domina i protagonisti di questa storia: le zone grigie. E a me, le zone grigie, sono sempre piaciute.

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  • Genere: ,
  • Lingua originale: Italiano
  • Anno pubblicazione: 2022
  • Isbn: 9788804749066
  • Casa editrice: Oscar Mondadori
  • Pagine: 564
Nelle oscure profondità del gigantesco Cratere che domina lo sperduto paese di Anerbe, si combatte la battaglia senza fine per il predominio della luce che salva il mondo sull'oscurità che tutto inghiotte. A intrecciare i fili di questa trama antichissima, personaggi distanti nel tempo e nello spazio. Ai giorni nostri, il commissario Verne tenta di riscattare la sua ingloriosa carriera indagando sull'affascinante Rina Monforte e sull'amante di lei, leader di una setta esoterica che vuole combattere i "figli del buio". E proprio nel buio di un monastero isolato da tutto e tutti, quarant'anni prima, cresce un orfano che, grazie agli insegnamenti alchemici del suo maestro gesuita, impara a trasformarsi in angelo vendicatore. Alla fine degli anni Cinquanta due bambine, le sorelle Klun, muoiono in un tragico incidente e sembra che si siano reincarnate in due gemelle dalle inquietanti capacità soprannaturali. Storie apparentemente senza legami che sono in realtà unite in un intreccio forsennato di vite e destini, ultimo atto di una vicenda che Manlio Castagna ci restituisce con il ritmo serrato di un montaggio cinematografico e l'intensità della sua scrittura.

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