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Categoria: Autori stranieri

Published in: Autori stranieri, Libri

Non buttiamoci giù – Nick Hornby

VOTO: 7 · GENERE: Narrativa

Questa è una storia racconata dai quattro personaggi che la vivono, ognuno dal suo punto di vista, dal momento in cui si incontrano la notte dell’ultimo dell’anno sul tetto della casa dei suicidi, tutti intenzionati a buttarsi giù. Personaggi forse un pò stereotipati, ma che fanno il loro sporco lavoro nell’economia del libro. Il racconto attinge dalla consueta ironia Hornbyana, dispiegandosi tra personaggi totalmente diversi tra loro ma affini nelle difficolà della vita. In alcune parti la storia è un pò tirata per le lunghe, l’idea di partenza era carina, originale.

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La filosofia nel boudoir – Donatien-Alphonse-François de Sade

La filosofia del post rivoluzione francese in salsa porno

Per iniziare con il piede giusto a leggere questo libro dobbiamo ricordarci innanzitutto che anno è stato scritto: il 1795. Siamo ad appena 3 anni dalla formazione della prima Repubblica dopo la Rivoluzione Francese.

Sebbene inizialmente considerato un’opera di pornografia letteraria, il testo ha finito col tempo per l’esser considerato un dramma socio-politico. Ambientato per lo più, come ci informa anche il titolo, in un boudoir (una stanza da letto privata da signora), l’opera narra l’esperienza e la “filosofia di vita” dei due protagonisti: Madame de Saint-Ange e il Conte de Dolmancé.

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Invisible Monsters – Chuck Palahniuk

Voto: 7 · Genere: Romanzo, satira

Palahniuk espone, rovescia, vomita in modalità schizzoidi e alienate il malessere dell’uomo contemporaneo, generato dalla discrepanza tra l’individuo e ciò che la società chiede all’individuo di essere.
La storia di Shannon, modella resa mostro da una fucilata che le spappola la mascella, si costruisce a segmenti scomposti, senza linearità. E scatto dopo scatto, come i flash del fotografo che aveva fissato la sua bellezza al di là del tempo, si ricompone la verità. Sconvolgente, straziante.

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Suck! – Christopher Moore

I vampiri come non li avete mai conosciuti

Ecco il libro di cui tutti i vampiri con un minimo di savoir-faire, da Dracula, a Lestat, a Jean-Claude, a Edward Cullen, si vergognerebbero da morire.
Scordatevi la sottile seduzione dell’oscurità, il sensuale risveglio dei sensi, o anche solo l’immortale romanticismo… preparatevi invece ad accogliere gatti di 16 kg tosati e vestiti, sesso selvaggio e scimmiesco, prostitute blu, tacchini surgelati, ragazzine emo e amori-manga, per sghignazzare, sguazzare e gozzovigliare durante tutto il libro! La storia non è straordinaria ma ho riso talmente tanto da farmi venire il mal di pancia!

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La Ragazza Con L’orecchino Di Perla – Tracy Chevalier

Voto: 8 · Genere: Fiction storica

Reinventare magicamente la storia di un quadro trasportandoci direttamente nell’atelier di Vermeer, 1667. Una lettura deliziosa, che si destreggia nell’Olanda della metà del seicento tra ricchie poveri, macellai e pittori, bambini e adulti. Ci si immerge negli odori del mercato, nei profumi dei colori, nei lampi di luce catturati in un dipinto. Una storia delicata dove l’arte, la passione per i colori che cambiano a seconda degli occhi di chi li guarda, l’amore inespresso, struggente e crudele tra l’artista e la serva assume le diverse sfumature che la passione può avere…

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Dance Dance Dance – Haruki Murakami

La perfezione che divora l’imperfezione

Per i folli ed effimeri sognatori senza un meta è troppo “terreno”, agli occhi di chi ha fatto la ragione il proprio metro appare troppo “impalpabile”, quasi al punto di rasentare il ridicolo. Dance dance dance si trova nel mezzo; posizione questa ch’è, effettivamente, scomoda. Qui giace il dubbio e l’incompreso. Murakami può essere frainteso, può non essere capito, può essere denigrato, offeso ed osannato, ciò che sicuramente non gli potrà accadere è di passare inosservato.

Il protagonista del romanzo, un giornalista free-lance, e i numerosi personaggi, che incontra durante il suo percorso di crescita, sono indissolubilmente legati da un componente metafisico. Nel libro l’elemento di congiunzione tra reale e soprannaturale, psichico e psicologico, vecchio e nuovo, vita e morte è rappresentato dal misterioso uomo-pecora. L’essere si manifesta nel Dolphin Hotel di Sapporo e, in quanto custode dell’esistenza del protagonista, è il solo in grado connetterlo con la vita e con il mondo reale. La storia ha inizio in questo albergo misterioso e trova un naturale epilogo al suo interno. Così grazie all’uomo-pecora il protagonista intraprende un percorso esistenziale che lo porta a muoversi in una realtà di cui fanno parte personaggi insoliti, in parte bizzarri, legati gli uni agli altri in maniera imperscrutabile. Compaiono sulla scena: Yumiyoshi una receptionist nervosa e riservata, una ragazzina, Yuki, in grado di percepire altre realtà, gli egoisti genitori di Yuki, alcune squillo d’alto bordo, Gotanda un famoso e affascinante attore, Dick North un poeta senza braccio e, infine, sei scheletri che guardano la tv in un salotto di Honolulu. La scrittura è come sempre piacevole, coinvolgente e descrittiva come se Murakami volesse invitare anche noi a danzare con il protagonista. In fondo il messaggio finale, rivolto al genere umano, è ancora una volta un’esortazione a non avere paura di vivere.