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Fotogrammi di un film horror perduto – Helen McClory
Fugaci attimi di orrore
Click! Vrrrrrr. Flap flap flap flap. A questo mi ha fatto pensare questo libro, a una Polaroid. Si scatta una foto, la pellicola viene sputata fuori, e, mentre la si agita, dal nero compare lentamente l’istantanea di un attimo, un fotogramma di vita dai bordi confusi. Ed è qui che si ferma HelenMcClory, un istante prima che l’immagine si sviluppi e diventi del tutto nitida, quando le ombre sulla pellicola potrebbero essere indifferentemente umani o mostri.
Published in: Challenge letterarie
#readingthedarkchallenge
Passa al lato oscuro della letteratura
Parte il 31 ottobre, e mai data fu più propizia, una nuova challenge annuale, attraverso la quale esploreremo il lato oscuro della letteratura!
La #readingthedarkchallenge nasce da un’idea mia e di @Louchobi, con la quale speriamo di accompagnarvi, muniti di lume (che come già sapete si spegnerà nel momento meno opportuno), attraverso i bui corridoi di un filone letterario poco mainstream, ma che è stato un pilastro portante della letteratura moderna.
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W.o.W. · Women of Weird – AA. VV.
Racconti nascosti tra le pieghe del weird
Esattamente come per molti altri generi considerati “maschili”, vedi la fantascienza, l’horror o il fantasy, il weird è un genere in cui le autrici di sesso femminile sono state, ancor più che altrove, bistrattate. Snobbate, scartate dalle case editrici o costrette a pubblicare con uno pseudonimo maschile perché altrimenti non ritenute appetibili dal mercato, tra gli esempi più famosi potremmo ricordare Mary Shelley -che pubblicò molte sue opere con il nome del marito, Percey Shelley- , Ann Radcliffe -che ha pubblicato in anonimo-, Katharine Burdekin e perfino J.K. Rowling -che omise il suo nome intero per confondere gli editori-.
Published in: Recensioni, Autori stranieri, Libri
I racconti della bestia – Aleister Crowley
I racconti dell’uomo più malvagio del mondo
Crowley era di natura uno spirito eclettico. Nato Edward Alexander Crowley, dopo il college cambiò il suo nome in Aleister perchè aveva letto da qualche parte che il nome più favorevole per diventare famoso era costituito da un dattilo seguito da un spondeo, come alla fine di un esametro.
Published in: Autori stranieri, Libri
Malpertuis – Jean Ray
La dimora del Maligno
Pubblicato nel 1943, e in Italia per la prima volta nel 1966 dalla Sugar, entrambe le successive edizioni italiane del libro, di cui l’ultima uscita nel 2006 per la collana Urania Horror di Mondadori sono ormai fuori catalogo. L’ultima versione è però acquistabile in ebook su tutti i più conosciuti ebook-store.
Cosa c’è di più affascinante di un’antica dimora, enorme e oscura, il cui nome, Malpertuis, significa “dimora del Maligno”?
Malpertius è, per sommi capi, una sorta di giallo-horror, o, come lo si definisce nella postfazione, weird, ovvero un horror in cui “non tutti i mostri vengono per nuocere”.
Il narratore, ladro di mestiere, viene in possesso di un plico contenete diari, appunti e scritti vergati da quattro diversi narratori, che hanno come soggetto proprio la dimora di Malpertuis la quale, secondo questi documenti, cela un oscuro segreto sui suoi abitanti.
C’è, narra Duocedame il Vecchio, una strana e misteriosa isola dispersa nell’Egeo, un’isola dove creature si agitano tra le nebbie ed elevano al cielo i loro goffi, gutturali lamenti. Su questa isola c’è la dimora dello zio Cassave, una gotica costruzione avvolta nell’oscurità perenne, dove le candele che illuminano i corridoi vengono spente da sinistre entità per torturare uno degli abitanti, il povero Lamparnisse. Oltre a Lamparnisse, nella casa vive, costretto alla coabitazione a seguito dello strano testamento dello zio Cassave, un bizzarro gruppo di persone formato da parenti, domestici e strani estranei.