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Trilogia della città di K. – Ágota Kristóf
Un racconto di guerra minimale, straziante, doloroso senza mezzi termini
Questa è la storia di Claus e Lucas, o Lucas e Claus. Questa è la storia di entrambi o di nessuno di loro. E’ la storia di due gemelli i cui nomi contengono le stesse lettere disposte in ordine diverso, che scrivono la loro storia come fossero un essere solo, o forse due.
I tre romanzi, pubblicati nell’arco di 5 anni, sono uno spaccato di guerra che inizia come autobiografia dell’autrice stessa, nata in un villaggio dell’Ungheria “privo di stazione, di elettricità, di acqua corrente, di telefono”. Lo stesso “Grande quaderno”, come essa stessa rivela, nasce da piccoli racconti autobiografici sulla sua infanzia vissuta assieme al fratellino durante la Seconda Guerra Mondiale e la repressione perpetrata dall’Armata Rossa per soffocare la rivolta popolare contro l’invasione sovietica del 1956. “Poi cambiai il mio nome e quello di mio fratello e trasformai i personaggi in due maschi e poi in due gemelli. Da quel momento non scrissi solo di cose da me vissute ma cominciai a immaginare altro. Lasciai l’autobiografia e riorganizzai quei capitoli per uno struttura romanzesca”.
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Vacanze matte – Richard Powell
Un esilarante ribaltamento del mito del pioniere americano
Questo libro è una piccola chicca, riportata alle stampe da Einaudi dopo moltissimi anni di assenza dagli scaffali. I protagonisti sono una squinternata famiglia Americana, i Kwimper, della contea di Cranberry, New Jersey, composta da papà Kwimper, i pestiferi gemelli intercambiabili Eddy e Teddy, la babysitter Holly e il protagonista nonché narratore della storia, Toby, un ragazzone ingenuo e un po’ tonto.
Papà Kwimper riceve dal Governo, ma solo per non fargli sgarbo, il sussidio per i bambini, la disoccupazione e anche la pensione di invalidità per Toby. Di ritorno da una vacanza con tutta la famiglia, decide di imboccare una strada “chiusa al pubblico”, rimanendo ben presto a corto di benzina. Indecisa sul da farsi, la famigliola si accampa sul bordo della strada, aspettando che qualcuno passi per dargli una mano. La prima a passare, però, è una macchina del Governo, il cui funzionario tenta di cacciarli dal loro provvisorio e presumibilmente illegale accampamento. La famiglia deciderà però di restare dov’è, giusto per non far prendere cattive abitudini al Governo, così dice papà Kwimper.