Grazie alla divulgazione strategica di un’ingegnosa serie di smentite delle cose piú eccitanti ed esotiche, era riuscito a creare la leggenda di essere un vampiro psichico, mistico, telepatico, visionario, chiaroveggente e psicosassico. Cosa voleva dire “psicosassico”? La parola era sua, e lui ne smentiva vigorosamente qualsiasi significato.
–pag. 40
Dirk Gently (il cui vero nome potrebbe essere Svlad Cjelli se non avesse il vezzo di cambiarlo continuamente) è il titolare di una singolare agenzia investigativa che usa il metodo olistico per indagare sugli unici casi che gli passano tra le mani: gatti scomparsi. E’ convinto infatti “che il punto importante sia la sostanziale interconnesione di tutte le cose”.
Richard Mc Duff, giovane informatico e suo vecchio amico del college, viene accusato dell’omicidio del proprio capo nonché fratello della fidanzata, Gordon Way. Starà proprio a Dirk provare a dimostrare la sua innocenza, cercano una connessione tra l’omicidio, un divano irrimediabilmente incastrato per le scale, un Monaco Elettrico difettoso, il poeta Samuel Taylor Coleridge e una serie di fenomeni paranormali.
Dirk Gently, agenzia investigativa olistica è il primo capitolo di una saga ahimè rimasta incompiuta a causa della morte del compianto Adams, che ci regala un altro piccolo capolavoro di comicità inglese. Lontano dai grandi detective, Dirk conserva la tipica essenza da squattrinato hard boiled unita ad una buona dose di cialtroneria. Non usa la scienza, fa magie, ipnotizza, chiede aiuto ad un bambino per avere suggerimenti e pare vada a casaccio, ma nel fare questo finisce sempre per essere padrone della situazione più di chiunque altro.
Il livello del libro non delude, ma purtroppo, come successo a molti autori, Adams è rimasto legato a doppio filo con la propria “opera maxima”, la Guida Galattica, anzi si potrebbe dire che Adams è la Guida Galattica, e questo porta all’inevitabile utilizzo di tale capolavoro come metro di paragone: un atteggiamento formalmente sbagliato ma ahimè sostanzialmente inevitabile.
Se questo libro è da una parte un divertissement come solo Adams sa regalare, dall’altra parte due cose in particolare disturbano un pò la lettura: la prima, è la scarsa linearità della trama, che procede a lungo attraverso scene diverse apparentemente parallele e scollegate l’una dall’altra, che sebbene necessarie per giungere alla completezza narrativa della storia, possono generare un certo disorientamento nel lettore.
La seconda, piuttosto insolita, è data dal fatto che Dirk Gently, personaggio principale del romanzo, in realtà compare molto tardi, praticamente a metà del libro. Tuttavia, quando finalmente diviene l’attore principale della storia, quella scarsa linearità a cui accennavo prima inizia a intrecciarsi in una vera e propria trama.
Sebbene forse non la si possa giudicare la migliore opera di Adams (e probabilmente non il libro che consiglierei di leggere per primo se ci si volesse avvicinare alle sua bibliografia), Dirk Gently rimane un ottimo intrattenimento, con il quale il compianto scrittore desiderava forse delineare un nuovo personaggio brillante e dotato della stessa forza dei protagonisti della Guida, attorno al quale costruire una nuova serie che rappresentasse un’evoluzione letteraria, oltre che tematica.
Non a caso non solo pare che il terzo libro della saga, Il salmone del dubbio, rimasto ahimè incompiuto e pubblicato postumo, volesse rappresentare un punto di contatto (o forse di fusione) tra le due serie, ma Dirk Gently è stato addirittura scelto come protagonista della scoppiettante serie recentemente prodotta dalla BBC, ispirata proprio al personaggio creato da Adams.
A questo proposito, non ho ancora letto gli altri capitoli della serie, ma a quanto ho evinto fino ad ora la serie non è tratta dai romanzi di Adams, bensì ispirata al personaggio di Dirk, che, sebbene diverso almeno fisicamente da come viene descritto nel libro, è stato comunque caratterizzato benissimo.
Frasi dal libro
Grazie alla divulgazione strategica di un’ingegnosa serie di smentite delle cose piú eccitanti ed esotiche, era riuscito a creare la leggenda di essere un vampiro psichico, mistico, telepatico, visionario, chiaroveggente e psicosassico. Cosa voleva dire “psicosassico”? La parola era sua, e lui ne smentiva vigorosamente qualsiasi significato. (pag. 40)
Il cielo, che al mattino aveva esordito con tanta vivacitá e buonumore, cominciava a perdere la propria concentrazione, scivolando nuovamente verso il suo abituale aspetto britannico, ovvero quello di uno strofinaccio per i piatti umido e muffoso. (pag. 180)
Il fatto è che la memoria non aumenta mai, e un sacco di roba ne cade fuori. (pag. 205)
Dirk avanzò spavaldo, sembrò sconcertato dal tempo che ci impiegò a battere le ciglia due volte, poi dichiarò che capiva perfettamente come funzionava e che evidentemente aveva a che fare con il numero irreale che si trova fra minime distanze quantiche e definisce i contorni frattali dell’universo in esso contenuto, e che era stupito di non averci pensato da solo. (pag. 216)
Il segnalibro
Douglas Adams
Douglas Noel Adams nasce l’11 marzo del 1952 a Cambridge, in Inghilterra.
Sin da ragazzino ha modo di farsi notare: non solo perché già a dodici anni è alto 1 metro e 83, ma soprattutto per la sua fantasia e la sua capacità di scrittura. È tra gli autori più prolifici di “Broadhseet”, il giornale scolastico, per il quale disegna anche una delle copertine, mentre nel 1965 scrive una storia che viene pubblicata dal giornale per ragazzi “The eagle”.
Durante i suoi studi a Cambridge, intraprende un viaggio fino a Istanbul in autostop, facendo vari lavori lungo il percorso per mantenersi in viaggio.
Dopo aver conseguito la laurea di secondo livello in Letteratura Inglese si dedica alla scrittura, e collabora con John Lloyd e Graham Chapman ad alcune produzioni televisive, inclusa “Monty Python Flying Circus”. Divenuto sceneggiatore per la Bbc, scrive diversi episodi del telefilm “Doctor Who”. Nel 1976, tuttavia, la carriera professionale entra in crisi, e Douglas si ammala di depressione.
A partire dal 1977 scrive e produce una serie radiofonica, “Guida galattica per gli autostoppisti” (titolo originale: “The hitch-hiker’s guide to the galaxy”), realizzata in collaborazione con Simon Brett. La serie a puntate viene trasmessa a partire dall’anno successivo dalla Bbc. Il successo è tale che Douglas Adams decide di scrivere il romanzo “Guida galattica per autostoppisti”, che viene pubblicato nel 1979 e che conferma l’apprezzamento del pubblico.
Dopo avere pubblicato nel 1982 “La vita, l’universo e tutto quanto”, due anni più tardi l’autore di Cambridge dà vita a “Addio e grazie per tutto il pesce”. Nel 1985 Adams inizia a scrivere una serie di romanzi che vedono come protagonista Dirk Gently, investigatore privato olistico.
Muore a Santa Barbara Douglas Adams l’11 maggio del 2001, all’età di 49 anni, in seguito a un attacco cardiaco, lasciando incompiuto il suo ultimo romanzo “Il salmone del dubbio”.
QUI trovate il post con l’approfondimento su Douglas Adams e il Towel Day!
Amo le scadenze, amo il rumore che fanno quando mi sfrecciano accanto.
— Douglas Aadams
Libri recensiti dell’autore:
- Dirk Gently, agenzia investigativa olistica – Douglas Adams
- Guida galattica per gli autostoppisti – Douglas Adams
Altri articoli sull’autore
- Genere: Fantasy, Umoristico
- Titolo originale: Dirk Gently's Holistic Detective Agency
- Lingua originale: inglese
- Anno pubblicazione: 1943
- Serie: Dirk Gently, I
- Isbn: 9788804620839
- Casa editrice: Mondadori
- Pagine: 293