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Published in: Autori stranieri, Libri

Il libro del drago – Matthew Skelton

★★★½☆
  • Titolo originale: Endymion Spring
  • Genere: Fantasy, Letteratura per ragazzi
  • Anno: 2006
  • Isbn: 9788804566878
  • Casa editrice: Mondadori, Collana: Oscar bestsellers
  • Pagine: 362
  • Prezzo: 8,80
Magonza, 1452. Nel silenzio della notte, una figura avvolta in un mantello trascina un baule intarsiato per le strade coperte di neve. Contiene la pelle di un drago che si dice dimorasse un tempo nel Paradiso Terrestre, pelle cheracchiude i segreti della saggezza eterna. Oxford, oggi. Mentre aspetta annoiato in una polverosa biblioteca, Blake fa scorrere le nocche sulle costole dei libri, e a un tratto uno si stacca dagli altri. Quel libro vuolessere sfogliato, ma quando Blake lo prende in mano, si accorge che le suepagine sono… bianche! Eppure vibrano, come se fossero vive. Bibliofili, società accademiche segrete, pergamene perdute e inchiostro di sangue innocente si intrecciano tra la bottega di Gutenberg e l’Inghilterra deinostri giorni. Hanno solo un misterioso nome in comune: Endymion Spring. Chi sarà, o cosa? Un ragazzo senza voce o un libro senza parole? Le risposte sono qui: entra a tuo rischio e pericolo..

Che razza di libro è questo? Blake voltò una pagina e poi un’altra e un’altra ancora alla ricerca di un modo per entrare nella storia, ma non riuscì a trovarne nemmeno uno. Non c’erano parole a guidarlo, solo una serie di pagine bianche che portavano verso l’ignoto, come una scala a chiocciola.

I libri che parlano di libri mi sono sempre piaciuti. Questo racconta la storia di un libro magico dalle pagine bianche, che rivela i suoi segreti solo ad alcune persone. Se ne segue la storia parallelamente, sbalzati avanti ed indietro nel tempo, scoprendo la nascita del libro e  il destino di coloro che ne entrano in possesso, dalla bottega di Gutenberg, 1453, alla bibliotaca di Oxford, oggi.

Questo fantasy per ragazzi ci porta così alla scoperta dei misteri legati a questo libro e delle molte persone che desiderano entrarne in possesso per rivelarne gli oscuri segreti. Una storia tutto sommato coinvolgente, con un buon ritmo e mai noiosa. Si sorride per i battibecchi di Blake e Papera, la sua sorellina saputella sempre avvolta nel suo impermeabile giallo, e nel frattempo si scoprono la bottega di Gutemberg e i segreti della stampa. Il libro prende, e anche se non si può dire che sia un capolavoro, è sicuramente coinvolgente e mi ha fatto passare delle ore piacevoli!

Unica vera pecca, secondo me, il finale…

ATTENZIONE!! Spoiler!
Mi ha un pò delusa il finale aperto, del quale non ho assolutamente capito il significato… come se il libro prevedesse un seguito che però, almeno per il momento, non c’è stato…

Pagina 69
– Stanno litigando sulle edizioni del Mercato dei folletti* _ spiegò Diana Bentley con una pronuncia di blesa che sembrò ancora una volta solleticare la nuca di Blake.
– Di quale mercato? – chiese lui, che non aveva capito di cosa stesse parlando.
Il mercato dei folletti. E’ una delle mie poesie preferite, scritta da Christina Rossetti nel 1862. Parla di due sorelle che alcuni folletti fruttivendoli cercano di convincere a mangiare della frutta esotica. “Venite a comprare, venite a comprare” cantano alle ragazze, una delle quali cede e poi si strugge per la fame. Un linguaggio meraviglioso. Sinistro e seducente. Naturalmente può essere letto a diversi livelli.
Blake non capiva niente di quanto stava dicendo la donna. Mentre la ascoltava distrattamente, i suoi occhi vagavano per la sala.
Erano arrivati altri membri della Ex Libris Society. Tutto attorno a lui si mormorava del futuro dei libri, che sembrava minacciato da un nuovo progetto di digitalizzare la raccolta della Biblioteca Bodleiana. Notò che Prosper Marchand, uno dei responsabili del progetto di digitalizzazione, si stava dirigendo verso sua madre con due bicchieri di vino in mano.
All’improvviso sir Giles ruggì pieno di rabbia: – Color pulce, le dico! La copia di Christina era color pulce! Lei, signore, è un gran ignorante!
La sala si riempì di borbottii confusi. Una donna bassa, di mezz’età, con flosci capelli castani, che aveva l’aria di essere appena scesa da una scopa volante, fece un piccolo salto e disse al proprio accompagnatore con una voce simile allo stridio di un palloncino che si sgonfia: – Preferirei non facesse così. Mi spaventa a morte!
Diana non sembrava invece minimamente turbata da quell’esplosione di rabbia.

*Il libro esiste davvero, è una raccolta di poesie ancora disponibile sul mercato.

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