Published in: Autori stranieri, Libri
Dirk Gently, agenzia investigativa olistica – Douglas Adams
Dirk Gently, sconclusionato olistico psicosassico
Dirk Gently (il cui vero nome potrebbe essere Svlad Cjelli se non avesse il vezzo di cambiarlo continuamente) è il titolore di una singolare agenzia investigativa che usa il metodo olistico per indagare sugli unici casi che gli passano tra le mani: gatti scomparsi. E’ convinto infatti “che il punto importante sia la sostanziale interconnesione di tutte le cose”. Richard Mc Duff, giovane informatico e suo vecchio amico del college, viene accusato dell’omicidio del proprio capo nonchè fratello della fidanzata, Gordon Way. Starà proprio a Dirk provare a dimostrare la sua innocenza, cercano una connessione tra l’omicidio, un divano irrimediabilmente incastrato per le scale, un Monaco Elettrico difettoso, il poeta Samuel Taylor Coleridge e una serie di fenomeni paranormali.
Dirk Gently, agenzia investigativa olistica è il primo capitolo di una saga ahimè rimasta incompiuta a causa della morte del compianto Adams, che ci regala un altro piccolo capolavoro di comicità inglese. Lontano dai grandi detective, Dirk conserva la tipica essenza da squattrinato hard boiled unita ad una buona dose di cialtroneria. Non usa la scienza, fa magie, ipnotizza, chiede aiuto ad un bambino per avere suggerimenti e pare vada a casaccio, ma nel fare questo è sempre padrone di quello che succede più di tutti gli altri.
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Prima di morire addio – Fred Vargas
Un ironico giallo ambientato a Roma
Henri Valhubert, editore ed esperto d’arte, viene assassinato mentre è a Roma per indagare su un misterioso disegno di Michelangelo apparso sul mercato francese. Ad essere coinvolti e ad indagare sul caso ci sono Claude, detto Claudio, figlio di Henri, i suoi due amici con cui forma uno strano triumvirato imperiale, una donna affascinante, il commissario Ruggeri e l’investigatore privato Valence, mandato dalla famiglia Valhubert per insabbiare il caso.
Ho letto recensioni non bellissime su questo libro, e questo mi fa ben sperare sul resto della bibliografia della Vargas che ho intenzione di divorare, perché a me è piaciuto molto. Chi mi legge sa che non sono un’amante dei gialli, non perché non mi piaccia il genere ma perché di solito ho difficoltà a ricordarmi i nomi dei personaggi. Qui invece il problema non si pone: i personaggi sono pochi, e così ben studiati che diventa impossibile confonderli l’uno con l’altro. Sono, a loro modo, così strambi e surreali da sembrare vivi.