Sono commossa, devastata, stupefatta. E ora sono qui che cerco di mettere insieme delle parole sensate per descrivere la tumultuosa carovana di emozioni che mi si sono condensate dentro.
Un buio diverso è una discesa negli abissi, un’antologia di racconti che si addentra in quelle crepe prive di luce dove i mostri dell’anima acquisiscono un corpo, un fiato, quel rantolo che credi di sentire la notte prima di addormentarti, il presagio che passa di sfuggita tra i pensieri, quel riflesso nello specchio che però, per qualche motivo, non ti assomiglia come dovrebbe.
Un pozzo di oscurità private, perché ognuno ha la sua – lutti, cose perdute, svolte sbagliate ai bivi dell’esistenza, frustrazioni, quelle ombre che in alcune vite si fanno così dense da sembrare vive – che si rincorrono in un vortice in cui sembra non esistere scampo né consolazione se non quella di lasciarsi cadere nel baratro, di accogliere le tenebre.
Racconti disturbanti, a volte quasi orrorifici, di vite ordinarie, mediocri, che d’improvviso vengono travolte da un miasma che viene dall’interno, un gene malato che spazza via le certezze più basilari tramutandosi in una nuova, oscura, devastante materia.
Non so come ci si riprende da questi racconti, perché quella di Musolino è una penna così bella da essere commovente, così profonda da scavarti addosso dei tatuaggi, geroglifici primordiali quasi indelebili.
E dopo ogni racconto devi fermarti e riprendere fiato. Alzare gli occhi e riappacificarti con una realtà in cui quel buio esiste, perché esiste per tutti, e dimora lì, al confine tra la nostra esistenza e il caos che tenta incessantemente di penetrarla.
Solo che, per ognuno, è un buio diverso ❣️
Luigi Musolino
Luigi Musolino nasce nel 1982 in provincia di Torino, dove risiede e lavora. È autore di varie raccolte di racconti nel campo del weird, dell’horror e del gotico rurale.
Nel 2019 ha visto la luce il suo primo romanzo, Eredità di Carne, per la Acheron Books, e nel 2020 la novella Pupille per i tipi di Zona42.
Ha tradotto in italiano opere di Brian Keene, Lisa Mannetti, Michael Laimo e gli scritti autobiografici di H. P. Lovecraft.