Anche se noi esseri umani non siamo la risposta a un perché, io continuerò a cercare una risposta al come.
Ciò che mi ha sempre affascinata della narrativa fantascientifica, e più ancora di quella che definirei “fantascienza antropologica”, è il poter guardare, come dal buco di una serratura, uno spaccato dei molti possibili futuri. E più questi futuri si avvicinano alla direzione scientifica, storica, tecnologica e emotiva che stiamo prendendo, e più diventa entusiasmante sondarne le possibilità e osservare cosa potremmo diventare.
Gli scritti di Ted Chiang sono una sorta di Black Mirror, ma più di pancia. Prima ancora che scrittore è un informatico, e forse anche per questo riesce a creare degli immaginari estremamente plausibili, oltre che incredibilmente vividi e caleidoscopici, in cui declina in modi inaspettati l’evoluzione della tecnologia e il nostro rapporto con essa. In Respiro troviamo universi paralleli, un tempo in cui non esiste più la scrittura e i ricordi – tutti – vengono immagazzinati, compagni virtuali che vengono allevati come fossero vivi, tate robotiche, pappagalli che (non) parlano e, in uno dei racconti più brevi eppure più incredibili di questa antologia, dispositivi che distruggono il senso di libero arbitrio.
Il libero arbitrio è una specie di miracolo, quando infatti compiamo una scelta, il risultato che ne deriva non può essere ricondotto alle dinamiche delle leggi fisiche. Ogni atto di volontà è, al pari della creazione dell’universo, una causa prima.
Quello che Chiang ci prospetta, con la sua scrittura delicata, affascinante ed incredibilmente empatica, non è un futuro lontano né qualcosa di intangibile, ma il risultato diretto – nel bene e nel male – delle nostre azioni quotidiane, della perseveranza umana e della nostra ricerca spasmodica di travalicare i confini delle mente e del tempo mortale.
Al di là del racconto da cui prende il titolo, in Respiro c’è davvero una boccata di umanità che riempie i polmoni, che va trattenuta per qualche secondo e poi, piano piano, esalata con gli occhi chiusi. Grazie di cuore, signor Chiang, per la tua fantascienza che sembra quasi poesia.
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- Genere: Fantascienza, Racconti
- Titolo originale: Exhalation: Stories
- Lingua originale: Inglese
- Anno pubblicazione: 2019
- Isbn: 9788855440974
- Casa editrice: Sperling&Kupfer
- Traduttore: Christian Pastore
- Pagine: 338