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Il Pescatore – John Langan

Si sprofonda.

E’ questo quello che succede leggendo Il Pescatore di John Langan. Si sprofonda nel lutto, quello che attanaglia la vita del nostro protagonista, Abe, ancora devastato dalla recente perdita della moglie.Si sprofonda nelle acque tumultuose dei fiumi in cui Abe va a pescare, perché nella pesca sembra aver trovato in qualche modo un conforto dal suo infinito dolore.Ci si aggrappa alla speranza, tentando di risalire la china su rive che si fanno sempre più scoscese e insidiose, solo per scivolare di nuovo nell’abisso, dove aleggia un segreto arcano, antico come la notte dei tempi.

Ma, soprattutto, si sprofonda in piani narrativi diversi, sempre più giù, sempre più in basso, in storie che si annidano l’una dentro l’altra,tramandate di bocca in bocca da epoche lontane, raccontate e ascoltate spesso con scetticismo, poiché così orribili da sembrare impossibili.

Esistono cose tanto terribili da contaminare tutto ciò a cui si avvicinano, da lasciare nell’anima un’impronta maligna, come una macchia brulla su cui non crescerà più vegetazione.

Se dovessi descrivere questo libro forse in maniera un po’ becera, direi che è uno scontro frontale tra Lovecraft e King. Da Lovecraft eredita l’inquietante presenza di qualcosa che somiglia all’orrore cosmico, quella sensazione di insignificanza di fronte a forze primordiali e sconosciute. Da King, invece, mutua il profondo senso del lutto e quella cupa consapevolezza di un destino ineluttabile che impregna molte delle sue opere.

Il Pescatore mi ha presa e travolta, trascinandomi negli abissi di acque oscure, giù nei recessi più profondi di un mulinello di storie antiche, fino a costringermi a guardare l’orrore negli occhi. Perché forse è proprio lì, nell’oscurità più insondabile, dove la paura e la verità si fondono in un tutt’uno, che trovano origine tutte le storie.

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John Langan

Con una scrittura che si muove tra horror e weird, John Langan è un autore americano tra i più significativi della sua generazione.

Le sue opere hanno vinto o sono risultate finaliste nei più importanti premi dedicati alla letteratura di genere (Bram Stoker Award, International Horror Guild Award).
È uno dei fondatori dello Shirley Jackson Award, di cui è stato giurato nelle prime tre edizioni.

Vive nella Hudson Valley con sua moglie e molti, molti animali. Insegna all’Universita Statale di New York e si sta allenando per diventare cintura nera nell’arte marziale coreana del Tang Soo Do.

Libri recensiti dell’autore

  1. Il Pescatore – John Langan
  • Genere:
  • Titolo originale: The fisherman
  • Anno pubblicazione: 2016 (prima ediz. italiana febbraio 2024)
  • Premio: Romanzo vincitore Bram Stoker Award
  • Isbn: 9791280868428
  • Casa editrice: Zona42
  • Traduttore: Alice Rossi
  • Pagine: 360
Durante un’uscita in una remota regione delle Adirondack, accompagnato dal suo amico Dan, Abe viene a conoscenza di un sinistro racconto del folklore locale su un misterioso corso d’acqua, il Dutchman’s Creek, e su alcuni uomini che hanno affrontato un’esperienza terrificante nella zona. Abe e Dan, affascinati dalla leggenda, decidono di rintracciare il torrente per la loro prossima battuta di pesca, ma in quelle acque scopriranno qualcosa di inimmaginabile, una dimensione abitata da una presenza antica e ultraterrena che parla con le voci di coloro che i due uomini hanno amato e perduto. "Il Pescatore" è un romanzo contemporaneo che spinge l’orrore lovecraftiano in territori inesplorati, tra mostruosità bibliche e richiami all’opera di Herman Melville. La scrittura densa e suggestiva di John Langan esplora i temi dell’amore e del lutto, danzando tra presente e passato, per raccontarci una storia spaventosa di fragilità umana, perdita e mistero.