“Disturbante” è una parola che ultimamente fa spesso capolino quando si parla di libri. Ecco, d’ora in poi vi vieto categoricamente di usarla se prima non avete letto Junji Ito.
Avete una fobia qualsiasi? Qui dentro c’è.
Tripofobia, automatonofobia, somnofobia, globofobia, melofobia, entomofobia, solo per dirne alcune. In questa raccolta di nove racconti, Junji Ito mette insieme un campionario di body horror che ha infestato i miei sogni per giorni.
Le storie di Ito nascono da intuizioni banali, da un ricordo di infanzia, da un dettaglio che prendono forma sulla carta in una quotidianità ordinaria, che poi, d’improvviso, precipita nell’incubo. Un uomo che fa sogni sempre più lunghi, una modella dai tratti orrorifici, una famiglia di burattinai, un raro vinile, brufoli così grandi e purulenti da sembrare il monte Fuji.
Da grande fan di Lovecraft, come spesso ha dichiarato di essere nelle sue interviste, Ito costruisce una tensione che si percepisce già dalle prime pagine e che poi sfocia in puro orrore. Solo che, al contrario di quello del maestro di Providence, quello di Ito è un orrore visivo, rivoltante e respingente. E’ un orrore di corpi che si deformano, si spezzano, corpi dai quali emergono i mostri che ci abitano. E qui, un po’ come mi è successo leggendo Battle Royale, ti viene da chiederti come una persona possa arrivare a immaginare cose tanto raccapriccianti.
Le sue storie sono brevi eppure incredibilmente segnanti. In un modo che non so se definirei positivo, Bhe, se volete passare del sano tempo di qualità procurandovi dei favolosi incubi, potete citofonare Ito.
- Genere: Horror
- Anno pubblicazione: 2018
- Isbn: 978-8832755909
- Casa editrice: Edizioni BD
- Pagine: 324