Published in: Recensioni, Autori stranieri, Libri
La nube purpurea – M. P. Shiel
Lo sfacelo che odora di mandorle
Tramite un espediente alquanto bizzarro, l’autore ci narra la storia di Adam Jeffson, giovane dottore inglese, che viene convinto a partecipare ad una spedizione per raggiungere il polo Nord. Durante la via per il ritorno dalla spedizione però, Adam inizia a rendersi conto che qualcosa non va: tutto ciò che incontra, sebbene apparentemente incorrotto, è irrimediabilmente morto, e nell’aria continua ad aleggiare uno strano profumo di mandorla.
Published in: Recensioni, Autori stranieri, Libri
Viscere – Amelia Gray
Servire rigorosamente lontano dai pasti
Amelia Gray, già sceneggiatrice di Maniac e Mr. Robot, arriva per la prima volta in Italia, tradotta da Pidgin, con un’antologia di racconti caustica e disturbante. Una delle dieci migliori raccolte di racconti del decennio secondo Literary Hub.
Published in: Recensioni, Autori stranieri, Libri
Casa di Foglie – Mark Z. Danielewski
Un geniale libro labirinto, capolavoro assoluto della letteratura ergodica
La storia gira intorno a tre personaggi principali: Johnny Truant, un ragazzo che già di suo non sta proprio benissimo con la testa, il quale trova in casa di Zampanò, un vecchio alquanto strano deceduto di recente, un baule contenente gli appunti per un manoscritto. Si tratta dell’analisi e della ricostruzione di un docu-film che Billy Navdson, fotografo di successo, ha girato all’interno della sua casa, intitolato “The Navidson Record”. Ora se vi state chiedendo perché qualcuno dovrebbe girare un docu-film all’interno della propria casa, state facendo la domanda giusta. E la risposta è che all’interno della casa di Billy, trasferitosi da poco con la sua famiglia, compare all’improvviso una porta. Dietro a questa porta non c’è nient’altro che un corridoio completamente buio, o almeno questo è quello che sembra all’inizio.
Published in: Recensioni, Autori stranieri
Il magnifico Spilsbury – Jane Robins
Se siete appassionati di gialli, storie di assassini e investigatori, non potete farvi sfuggire Il magnifico Spilsbury, Ovvero gli omicidi […]
Published in: Recensioni, Autori stranieri, Libri
La guerra delle salamandre – Karel Čapek
Un chicca semisconosciuta tutta da riscoprire
Vi è mai capitato di acquistare un romanzo convinti che fosse una cosa, per poi invece scoprire che era qualcosa di completamente diverso?
E’ quello che è accaduto a me con La guerra delle salamandre, un libro decisamente inconsueto che si è rivelato -con mio sommo stupore e gioia- essere completamente dissimile da qualsiasi cosa si possa immaginare su di esso. Scritto nel 1936, non è un romanzo di fantascienza classico, né un documentario o un trattato di zoologia, non è una distopia né tantomeno un’utopia.
Published in: Leggendo, Recensioni, Autori stranieri, Libri
I trasfigurati – John Wyndham
Dagli al mutante
Dopo la Tribolazione, un non meglio specificato disastro che assomiglia molto a un’apocalisse nucleare, il mondo è ripiombato in una sorta di Medioevo pre-industriale dominato dalla paura e dal fanatismo religioso.
Qui vige la Norma, un dogma religioso che definisce in maniera estremamente dettagliata la vera immagine di Dio e, di conseguenza, dell’uomo suo figlio.
Published in: Recensioni, Autori stranieri, Libri
Kentuki – Samanta Schweblin
Adotta uno sconosciuto
In un presente del tutto simile al nostro approdano sul mercato dei pupazzi interattivi, che in pochissimo tempo spopolano sul mercato mondiale. Topo, coniglio, corvo, panda, drago, civetta, i Kentuki hanno mille fogge e una fattura non proprio curata, ma la loro particolarità è un’altra: sono dotati di una telecamera, di piccole ruote per muoversi e di un primitivo sistema di comunicazione: non possono parlare insomma, ma solo emettere dei versi.
Published in: Recensioni, Autori stranieri, Libri
Il mondo nuovo – Aldous Huxley
Il mondo perfetto?
Il mondo nuovo è un romanzo distopico pubblicato nel lontano 1932 ma che conserva una modernità fuori dal comune.
Forse non emotivamente segnante come 1984, ma con un messaggio più sottile, ci racconta di una società dove gli ingranaggi girano alla perfezione, fondata su una produttività industriale fine a se stessa, volta a soddisfare bisogni creati ad hoc per garantire un’effimera felicità.