- Anno: 2011
- Pagine: 344
- Genere: Umoristico – demenziale
- Prezzo: 16,90
- Casa editrice: Casini Editore
- Isbn: 9788879051989
- Booktrailer: link
La sua professione si chiama fancazzismo, oppure cazzeggio, oppure andare a puttane, oppure trattare le donne come puttane, oppure bere fino a perdere conoscenza, oppure… oppure a tempo perso difendere in improbabili processi, improbabili clienti incriminati per improbabili crimini… come un cinese stupra vecchiette e scimmie dal pericoloso culo spara palline.
E li difenderà alla grande perché, neanche a dirlo, lui è «l’avvocato più in gamba della città».
Gran parte dell’opinione che si ha su un libro secondo me nasce dall’aspettativa che si aveva. Ora, partiamo dal presupposto che io non ho acquistato questo libro cercando un capolavoro, e mi sono lasciata un po’ fregare dal booktrailer che sembrava promettere uno di quei libri divertenti e senza pretese che ogni tanto ci vogliono. E in effetti Jack Frog è un libro che fa ridere, all’inizio. Protagonista assoluto, quasi unico e indiscusso di tutta la vicenda è appunto lui, Jack Frog, l’avvocato migliore della città, almeno a suo dire. Ma più che alla sua professione, Jack Frog si dedica a svuotare bottiglie che dispone nei cassetti della scrivania a seconda della gradazione alcolica, a emettere rumori ed emanazioni corporee di varia natura, a grattarsi il lato B e/o a ravanare nelle mutande e a inseguire le gonne delle sue clienti che sembrano tutte arrapate.
Il racconto prosegue di pagina in pagina senza una trama vera e propria: si tratta di alcuni ‘casi’ slegati tra loro, tutti vittoriosamente (ma non si capisce bene come mai) discussi davanti al giudice Faulkner e intervallati da alcuni flashback dell’adolescenza del protagonista, le cui imprese vanno dalle prestazioni onanistiche al corteggiamento di orrende ragazzine. I casi che Jack Frog si trova ad affrontare sono l’iperbole dell’assurdo: ai va dal coreano Jim Pong, accusato di aver ucciso il criceto di un’anziana vicina di casa, della quale è ossessivamente innamorato, alla scimmia di un giocoliere circense che ha provocato delle lesioni a un bambino, sparandogli nell’occhio una castagna bollente dal deretano, fino al boss mafioso che ha eliminato un rivale sorpreso ad avvelenargli il cavallo preferito.
Il collante di tutto questo sono le continue pulsioni corporee di varia natura di Jack. E tutto questo è dannatamente esilarante, all’inizio. Solo che non esiste nient’altro. Il protagonista non fa altro che lasciare sfogo alle sue varie pulsioni corporee. Continuamente. Ogni singolo personaggio è una macchietta, dal coreano che parla senza “r”, al mafioso siciliano che termina tutte le sue frasi con “Ah?”, alle donne che sembrano tutte delle puttane assatanate, allo stesso Jack Frog, che è un’iperbole dell’assurdo-trash. Non so se l’autore avesse in mente una sorta di delirio Bukowskiano, ma nel caso, non c’è andato neanche vicino.
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Frasi dal libro
– E mi dica. Che tipo è lei? – La guardai dritto negli occhi sfoderando uno dei miei sorrisi migliori.
– Sono un tipo tranquillo. Mi piacciono le cose semplici, le passeggiate all’aria aperta, la buona cucina. Il vino, per l’appunto!
“Interessante” pensai. Immaginai di scoparla in un campo di carciofi…
– Zitto e scopami! – mi diceva.
Puah! Puah!
– Zitto e scopami!
Il letto sbatteva rumorosamente contro la parete. Persino quando veniva era esagerata.
– OOOOOOH MIOOO DIOOOOOOOOOOOOOOOO!!
– No, sono io. Jack!
Extra
Come in ogni opera pubblicata dalla Casini Editore, in fondo al libro c’è un codice che, inserito sul sito della casa editrice, dà accesso a dei contenuti speciali. In questo caso si tratta addirittura di racconti inediti sempre dedicati al protagonista del libro. Personalmente non li ho ancora letti. Almeno per ora il libro mi è bastato…
Qualcosa sull’autore
Queste informazioni sono state rimosse dietro molto poco gentile richiesta dell’autore.