- Anno: 1994
- Isbn: 9788807813818
- Pagine: 216
Un grande romanzo civile. Due premi nazionali come il Viareggio-Repaci e il Campiello e il Prix Européen Jean Monnet. Ventidue traduzioni all’estero. Una memorabile interpretazione cinematografica di Marcello Mastroianni.
Una storia che continua a suscitare il fascino e la meraviglia delle opere destinate a durare nel tempo.
Una scrittura cadenzata, ritmica come una melodia, ci porta a Lisbona in un periodo di grande fermento durante il regime portoghese di Salazar. Il caldo torrido di Lisbona ci pervade e ci si appassiona alla vicenda del povero Pereira, un giornalista della pagina culturale di un piccolo giornale del pomeriggio di Lisbona. Pereira è fragile, grasso, soffre di cuore e parla spesso col ritratto della moglie morta. Un giorno però incontra Monteiro Rossi…
Pereira vive nel passato e si distanzia dalla figura dell’eroe romantico in lotta contro il mondo o dal partigiano che combatte per la liberazione del proprio paese. Schiacciato dalla sua apoliticizzazione, combatte la sua piccola lotta tra l’attaccamento alla sua quotidianità e ai suoi ricordi e un nuovo istinto interiore di ribellione. Anche lui, a modo suo, farà la sua piccola rivoluzione e l’uomo che vive di ricordi, grassoccio, sudato e debole di cuore, inizierà a “frequentare il futuro”. Sì frequentare il futuro, una bella espressione, sostiene Pereira, non ci avrebbe pensato. Dal libro, nel 1995, è stato tratto un omonimo film, diretto da Roberto Faenza, l’ultimo di produzione italiana con Marcello Mastroianni.
Il segnalibro