Da sempre le donne vivono una sorta di vergognoso silenzio nei confronti proprio corpo. Perché non si può pronunciare la parola vagina? Perché abbiamo paura a fare domande su ciò che ci accade? Perché ci hanno sempre fatto pensare che “laggiù” c’è un mondo che è meglio ignorare?
A causa delle violenze subite dal padre in giovane età, e per rispondere a queste domande, Eve Ensler intervistò duecento donne delle più disparate etnie, età e credo religioso. Il risultato sono I monologhi della vagina, una pièce teatrale nata per dare voce alle nostre paure, ai nostri dubbi e, soprattutto, alle violenze -fisiche e psicologiche- che spesso le donne hanno subito in silenzio.
Dopo il debutto nel 1996 dei monologhi di Eve sulla scena Off-Broadway, accadde qualcosa di sorprendente: gruppi di donne in tutto il mondo ripresero la sua pièce per rappresentarla, spesso in clandestinità, rompendo il silenzio che fino ad allora le aveva imprigionate e dando voce a chi fino ad allora non l’aveva avuta.
Nell’introduzione Eve racconta che spesso dopo i suoi spettacoli trovava file di donne ad aspettarla. All’inizio pensava che queste donne volessero raccontarle delle loro entusiasmanti esperienze sessuali, invece scoprì che la maggior parte di loro voleva confessare gli abusi e le violenze che aveva subito e che aveva sempre taciuto.
Quando rompi il silenzio ti accorgi di quante altre persone stessero attendendo il permesso di fare lo stesso.
Eve comprese che c’era bisogno di fare di più e il 14 febbraio 1998, attraverso una rappresentazione dei Monologhi, nacque il V-Day, un movimento attivista globale rivolto ad abbattere ogni forma di violenza su donne e bambine. Da allora, ogni anno, Eve scrive un monologo spot-on dedicato ad un preciso argomento che riguarda gli abusi e le discriminazioni di genere, comprese quelle sui transessuali e sulle persone persone con sessualità fluida.
A 20 anni dalla prima rappresentazione de I monologhi della Vagina, Il saggiatore ci propone questa edizione che raccoglie sia i monologhi della pièce originale, sia alcuni dei pezzi spot-on che Eve ha scritto per alcune delle manifestazioni del V-Day.
Un testo fondamentale, a volte comico, a volte terribilmente amaro, a volte perfino straziante, un viaggio emozionante che racchiude il caledoiscopio di differenze della sessualità femminile, e nel contempo le unisce tutte sotto un’unica bandiera. In un universo femminile in cui la parità di genere è ancora in costruzione e molte battaglie sembrano impossibili da vincere, una delle più importanti vie da percorrere è quella della consapevolezza.
Perché se l’unico modo di farsi sentire è urlare, allora urleremo. Se non l’avete letto fatevi un favore e recuperatelo, o almeno guardatevi la pièce su youtube.
Eve Ensler
Eve Ensler è scrittrice, drammaturga, poetessa, sceneggiatrice e regista. Ha alle spalle una lunga militanza come attivista per i diritti delle donne. La sua opera più importante, I monologhi della vagina (insignita nel 1997 del prestigioso Obie Award), è stata tradotta in 48 lingue e portata in scena con grande successo in 120 paesi: a Broadway (da star come Susan Sarandon, Glenn Close, Melanie Griffith e Winona Ryder), a Londra (da Kate Winslet e Cate Blanchett), in Italia (tra le altre da Lella Costa, Lucia Vasini, Lucrezia Lante della Rovere, Athina Cenci).
Da questa pièce è nato il V-Day, contro la violenza sulle donne.
Libri recensiti dell’autrice:
- Genere: Letteratura femminista, Non narrativa
- Titolo originale: The Vagina Monologues
- Lingua originale: Inglese
- Anno pubblicazione: 1996
- Casa editrice: Il Saggiatore
- Illustratore: 9788842824640
- Traduttore: Margherita Bignardi, Sarah Barberis
- Pagine: 174