La serie TV sudcoreana Squid Game, che in Italia viene trasmessa da Netflix rigorosamente in lingua originale coi sottotitoli, sta a dir poco spopolando. Anzi, è diventata in pochissimo tempo la serie tv più vista di Netflix.
Quella del Survival Game, e della Battle Royale nello specifico, è una modalità di gioco che cambia leggermente a seconda del contesto –in alcuni casi è un massacro tutti contro tutti, in altri si devono superare prove mortali- ma il cui succo rimane sempre lo stesso: vince l’ultimo che rimane in vita.
Di film, libri e giochi sul tema ce ne sono per tutti i gusti (basti pensare alla fortuna di Hunger Games e Fortnite), ma dato che è una formula molto usata e amata soprattutto dal popolo asiatico, -probabilmente perché affronta in maniera trasversale i temi delle disparità sociali, della spettacolarizzazione della morte, del riscatto e dell’onore- i miei consigli di oggi rimarranno localizzati nell’est del mondo.
Battle Royale
Battle Royale, libro dal quale prende il nome il genere, è probabilmente uno dei romanzi più crudeli che io abbia mei letto. E’ un capolavoro del pulp che, dopo essere stato rifiutato da svariati editori, è divenuto in Giappone il libro più venduto di tutti i tempi. La trama è semplice: nella Repubblica della Grande Asia -uno stato totalitario geograficamente localizzato nel Giappone della realtà- ogni anno viene estratta a sorte una classe delle superiori, i cui studenti vengono abbandonati su un’isola deserta, dotati ognuno di un’arma casuale, e costretti a uccidersi l’un l’altro. Ne esiste anche un manga omonimo, splatterissimo, e un film, onestamente bruttino.
Del libro avevo parlato QUI.
Hunger Games
Per quanto io non sia una grande amante degli young adult, è impossibile non citare in questa lista Hunger Games, probabilmente il libro che, pur non essendo affatto il primo, ha più contribuito al diffondersi del genere.
Ogni anno un ragazzo e una ragazza di ciascuno dei dodici Distretti in cui è diviso lo stato del Panem vengono estratti a sorte per partecipare agli Hunger Games. Si tratta di un evento televisivo, in cui i partecipanti, chiamati “tributi”, devono combattere in un’arena, uccidendosi a vicenda, fino a quando rimane un solo sopravvissuto, che sarà il vincitore. Chi vince viene ricompensato con denaro, cibo ed altre provviste, per sé e per il Distretto.
Inutile nominare la serie di film, che credo sia conosciutissimi.
As the Gods will
As the Gods Will è un manga in cui la cui giornata scolastica di una classe di studenti inizia in modo a dir poco inaspettato: la testa del loro professore esplode e, come prima prova di quello che si rivelerà un gioco mortale, una bambola Daruma –uno di quegli ovetti con la faccia cattiva- li costringe a giocare a un, due, tre, stella. Vi suona familiare? Già. Del manga c’è anche un’omonima versione cinematografica che non è affatto male e tocca vette di surrealismo adorabili.
Alice in Borderland
Alice in Borderland è una serie tv tratta dall’omonimo manga, di cui però al momento non esiste una traduzione italiana, in cui i nostri protagonisti si risvegliano in una Tokyo deserta e scoprono rapidamente di essere intrappolati in una città in cui sono costretti a partecipare a dei giochi mortali. Personalmente l’ho preferita a Squid Game per un mero fattore di macabro intrattenimento e aspetto con ansia la seconda stagione.
Gantz
Rimanendo in terra nipponica, su Amazon Prime Video si possono trovare Gant- L’inizio e il suo sequel, tratti entrambi dall’omonimo manga di cui non esiste ahimè una traduzione italiana. Survival game dal sapore sci-fi, con armi spaziali e alieni pronti al massacro. E’ bello? Diciamo che avrebbe potuto essere meglio XD
Escape Room
Concludo questa carrellata con Escape Room, film del 2019 che rientra a pieno titolo nella categoria survival games e che mi ha piacevolissimamente colpita per trama e suspance. Sei persone apparentemente senza correlazione tra loro vengono invitate a partecipare a un’escape room, una di quelle stanze in cui bisogna risolvere degli enigmi per riuscire a guadagnarsi l’uscita. Ben presto però scopriranno che uscire dalla stanza è anche l’unico modo per sopravvivere.
Ci vuole un po’ di sospensione dell’incredulità, ma in linea di massima posso affermare che è un gran bel thriller.
C’è anche un Escape Room 2 che, al contrario di molti sequel, regge alle aspettative sciogliendo dei nodi interessanti.