Skip to content

Marguerite Duras

Marguerite Duras, pseudonimo di Marguerite Germaine Marie Donnadieu è stata una scrittrice e regista francese.
Nacque a Saigon il 4 aprile 1914. Il padre, Henri Donnadieu, era dirigente scolastico e la madre, Marie, insegnante, ambedue coloni francesi. Successivamente la famiglia si trasferisce prima a Sadek e poi a Vinhlong. Viene mandata in collegio a Saigon ove si innamora di un ricco e giovane cinese. La sua esperienza in Indocina, la lebbra, la giungla, la società coloniale, la natura riemergeranno sempre dai suoi numerosi romanzi. Nel 1932 si trasferisce in Francia, per studiare diritto, matematica e scienze politiche, non smettendo mai di pensare all’Indocina. Dieci anni più tardi cambia il proprio cognome in Duras, dal nome di un villaggio nel dipartimento del Lot e Garonna, dove si trovava la casa del padre.
Partecipa alla Resistenza durante l’occupazione nazista, insieme al marito Robert Antelme, che verrà deportato a Dachau.
Il suo esordio in campo letterario avvenne nel 1942 con il romanzo Gli impudenti, ma la fama arrivò nel 1950 con Una diga sul Pacifico nel quale si sentono gli influssi delle letture di autori americani come Hemingway e Steinbeck oltre che da quelle dello scrittore italiano Cesare Pavese.
Partecipa alla contestazione degli studenti nel 1968, è sulle barricate, e crea lo slogan Sous le pavés, la plage.
Le prime opere della Duras sono scritte in maniera molto convenzionale (il loro “romanticismo” fu molto criticato dallo scrittore Raymond Queneau); con Moderato cantabile la Duras inaugura un lungo periodo di sperimentazione. Il suo stile viene da lei definito stile paratattico cioè fatto solo di proposizioni principali (sono qui, ti sento, mi vedo, etc).
Gli ultimi anni della sua vita li passa chiusa in casa, rifiutando anche l’invito del suo amico François Mitterrand; l’unico a rimanerle vicino sarà il compagno Yann Andréa. Dice: “È difficile morire, a un certo momento t’accorgi che le cose della vita finiscono. È tutto.”
Muore a 81 anni per un tumore alla gola; è sepolta nel cimitero di Montparnasse.

Libri recensiti dello stesso autore: