Nato a San Donà di Piave (VE) nel 1965, Guido Sgardoli vive e lavoro a Treviso. Laureato in Medicina Veterinaria, ha coltivato collateralmente agli studi la passione per il disegno, l’animazione e la scrittura. Dopo l’esordio con Salani nel 2004, numerosi titoli di narrativa dedicata al pubblico dei bambini, dei ragazzi e degli adolescenti con i più importanti editori italiani. Molte le traduzioni all’estero.
Aderisce, insieme ad altri autori e illustratori, a Writers With Children, movimento a favore del riconoscimento del diritto di cittadinanza per le bambine e i bambini stranieri nati in Italia, e a ICWA, la prima Associazione Scrittori Italiani per l’Infanzia e l’Adolescenza.
Nei ringraziamenti finali Guido Sgardoli dice di essere rimasto affascinato da un’intervista di William Faulkner dove egli dichiarava che molte delle sue storie iniziavano da un’immagine mentale o da un ricordo. Così Guido ci racconta di aver sperato che accadesse anche a lui e di aver avuto, un giorno, la visione di questo bambino vestito all’antica che giaceva intrappolato in un blocco di ghiaccio: forse un ricordo infantile, una foto, un cartone animato. Lo spunto per iniziare la scrittura (e forse anche per il titolo) è venuto poi dalla canzone “The frozen man” di James Taylor, che narra proprio la storia di un uomo che si risveglia da un blocco di ghiaccio senza sapere dove si trovi.