Studioso, esperto del Medioevo, filologo britannico, scrittore noto al grande pubblico soprattutto per la sua opera “Le cronache di Narnia”, Clive Staples Lewis nasce a Belfast, in Irlanda, il 29 novembre 1898.
Durante la sua infanzia la natura, i racconti fantastici, la lettura di libri d’avventura e di magia, nutrono la sua immaginazione e già a 9 anni la sua “produzione letteraria” comprendeva già una discreta quantità di scritti: le storie di Animal-land, qualche “pezzo” autobiografico e i “romanzi” di Boxen.
Nel 1908 sua madre muore di cancro e Lewis viene mandato nel College dove già studiava il fratello maggiore, ma, dopo il primo semestre, viene trasferito ed in seguito passa di College in College. Durante questi anni, Lewis si distacca dalla fede diventata un “pesante fardello” di doveri da compiere.
La sua carriera inizia dall’insegnamento della Lingua e Letteratura Inglese presso l’università di Oxford, dove diviene amico intimo dello scrittore J.R.R. Tolkien. Con Tolkien ed altri (tra cui anche Charles Williams) fonda il circolo informale letterario degli “Inklings” e si dedica sempre di più alla ricerca su qualsiasi testo che trattasse di mitologia nordica, scorrendo avidamente le pagine dell’Edda e del Sigfried.
Nel 1929 abbandona l’ateismo degli anni giovanili e ritrova la fede: con lo stesso ardore che aveva dedicato alle ricerche ermetiche, si mette allora a propagandare la fede espressa nella Bibbia.
C.S. Lewis non è solo conosciuto per la serie di fiabe moderne – scritte tra il 1950 ed il 1956 – che portano il nome “Le Cronache di Narnia“, ma anche per i suoi libri di riflessione religiosa “Il Cristianesimo così com’è” e “Sorpreso dalla gioia“.