Mahoko Yoshimoto, in arte Banana Yoshimoto, nasce il 24 luglio 1964 a Tokyo, in Giappone, figlia di Takaaki (conosciuto anche come Ryumei Yoshimoto), famoso critico letterario e poeta di formazione marxista i cui lavori hanno influenzato profondamente i movimenti radicali studenteschi giapponesi degli anni ‘60, e sorella di Haruno Yoiko (che diventerà una famosa disegnatrice di anime). Dopo essersi laureata alla Nihon University studiando arte e specializzandosi in letteratura, inizia a utilizzare lo pseudonimo di Banana, ritenuto androgino e gradevole.
Mahoko lavora come cameriera in un golf-club guadagnando 480 dollari al mese (una vera miseria in Giappone) e nelle pause del lavoro abbozza i suoi racconti sui tavolini del caffè del club. L’attesa è però breve e già nel 1988, con la pubblicazione di “Kitchen” (oggi tradotto in venti lingue), il nome di Banana Yoshimoto balza agli onori della critica letteraria. Per questo romanzo d’esordio, infatti, le viene assegnato il premio Kaien per gli scrittori esordienti nel Novembre 1987 e, successivamente, il premio letterario Izumi Kyoka nel Gennaio 1988.
La semplicità, almeno apparente, dello stile viene compensata dalla forte carica polemica (e politica) e dai temi, anche scabrosi, che vengono affrontati con la massima disinvoltura. A quasi vent’anni dall’esordio letterario Banana Yoshimoto ha recentemente dichiarato di essere oggi interessata a nuovi argomenti, come l’esoterismo e l’humor nero, ha avvisato i lettori di tenersi pronti per qualcosa di veramente nuovo e non ha nascosto di aspirare al premio Nobel…