Uscita: 24 ottobre 2011
Testi: Lorenzo Bartoli
Disegni: Dorotea Gizzi, Valerio Favoccia, Marco di Gloria
Colori: Dorotea Gizzi, Giulia Priori
Casa Editrice: Editoriale Aurea
Collana: Alice Dark, anno I, n°2
Pagine: 130 a colori
Prezzo:3,90
L’amore strilla senza voce.
E’ un cane con la testa reclinata da un lato,
che vive di avanzi di carezze.
Innanzitutto devo fare un’errata corridge perchè nel post in cui parlavo del n°1 avevo segnalato che questo numero sarebbe costato 5,00 euro, e invece il prezzo è uguale al precedente, 3,90 €.
Veniamo ora alle considerazioni, che a dire il vero sono abbastanza confuse. Allora, a essere sincera questo fumetto mi piace. Cioè mi piace il taglio che gli è stato dato e la storia che è stata imbastita. Mi piace anche la scelta stilistica che, come si evince dall’ultima pagina, è stata di affidare ogni mese una parte della storia a un disegnatore diverso all’insegna dello spazio ai giovani, cosa che trovo encomiabile, soprattutto in un paese come l’Italia dove quella del fumetto è senz’altro una strada difficile da percorrere. E adoro i disegni, le colorazioni e le ambientazioni, che sono a loro modo “burtonesche”, ma in un modo completamente nuovo. Però devo ammettere che questo secondo numero, che contiene la seconda parte della storia inziata nel primo, non mi è piaciuto granchè. Forse la storia è un pò troppo melensa per i miei gusti, e a dire il vero non ho neanche molto amato i disegni della seconda parte (non me ne voglia Marco di Gloria, poco più che ventenne e quindi con molta strada davanti).
Insomma trovo l’idea di base estremamente efficace, e apprezzo estremamente l’idea innovativa partorita da un’italica mente, ma al momento tutta la faccenda mi pare ancora piuttosto confusa. C’è inoltre, secondo me, una leggera difficoltà a destreggiarsi all’interno del mondo scelto, che è fondamentalmente la memoria di un computer. Mi spiego meglio: leggendo questo numero ho avuto la sensazione di ritrovarmi più in un mondo magico che non in uno fondamentalmente governato dalla matematica, dove pare che ogni cosa sia possibile, basta solo pensarla. Ora, io mi rendo conto che stiamo parlando di un fumetto, i cui protagonisti sono personaggi creati della mente di un’umano che si ritrovano nel cestino di un computer, ma questo non toglie che proprio per l’ambiente scelto forse avrei preferito un pò più di “realismo informatico” pittosto che cose che accadono come per magia…
Prendi però la mia opinione con le molle, perchè credo che sia ancora troppo presto per avanzare opinioni che siano concrete. Io sono comunque sicura di continuare a seguire questo fumetto, perchè sono certa che mi riserverà delle sorpese…
Prossima uscita:
Alice Dark n° 3 – Un posto chiamato casa
In uscita il 22 novembre 2011 – Prezzo: 3,90
corro a comprarlo <3
A me hanno detto che ancora non è uscito 🙁
Boh io sono stata ieri sera per caso in edicola ed era appena arrivato. Comunque sul primo numero diceva che sarebbe uscito domani, magari sono stata fortunata io =) Oppure pensano che essendo un’edicola di un paese le cose ci mettano settimane ad arrivare e le spediscono prima, non so 😛
Ho comprato il secondo numero di Alice Dark senza avere prima letto il primo capitolo e ho trovato la prima metà un pò difficile da comprendere – forse ci vuole un riassunto con ogni uscita dei numeri precedenti . Contrariamente, trovo che nonostante il secondo numero è stato disegnato in due parti, con 3 diversi disegnatori,a mio parere non c’è nessun grosso stacco nelle vignette — bravi i 3 disegnatori! Belle le inquadrature, i particolari e i’originalità. Invece vedendo le previsioni di work in progress No. 4 e 5, sempre a mio personale parere, sembrano decisamente disegnati diversamente mentre il No. 6 sembra riprendere la mano dei personaggi originali .
Carlo, i primi due numeri contenevano una storia divisa a metà, probabilmente per questo hai fatto fatica a capirla. Gli altri dice che conterranno storie autoconclusive, anche se comunque penso che sia necessario seguire la trama di tutta la storia. Credo comunque che se vuoi continuare a seguire la storia, tu possa acquistare il primo numero online o richiederlo alla casa editrice.
Per quanto riguarda disegni e colori, a me quest’idea di dare spazio a disegnatori emergneti non dispiace, perchè dà la possibilità di apprezzare stili diversi e di conoscere qualche giovane mano talentuosa. Spero solo che l’omogeneità della storia non ne risenta troppo.